Creare una Startup online: crearsi un lavoro con i consigli di un imprenditore di successo

crearsi un lavoro - creare una startup

Se anche tu ti stai chiedendo cosa bisogna fare per crearsi un lavoro avviando una startup sei decisamente nel posto giusto!

Ti darò bel po’ di informazioni per creare una startup:

Hai un’idea innovativa? Non hai ancora un’idea chiara e vuoi capire come trovarla? Vuoi sapere come ottenere i capitali per mettere in pratica la tua idea? Vuoi conoscere i metodi a costo (quasi) zero per il lancio di un attività online? Allora… stai connesso, qui c’è tanta ciccia…

In questo articolo troverai:

  1. L’intervista a Marco Camisani Calzolari, imprenditore seriale che si è sempre battuto per l’alfabetizzazione digitale degli italiani e ha trattato più volte il tema “startup Italia
  2. Approfondimenti correlati all’intervista, metodi pratici per “muoverti” e per lanciare il tuo progetto online (anche a costi zero)

Scoprirai perfino come usare un semplice sito web come trampolino di lancio per la tua attività, aumentando in modo straordinario la possibilità di attirare l’attenzione degli investitori (oltre ad essere l’unico buon metodo per lavorare da casa).

Crearsi un lavoro: l’intervista a Marco Camisani Calzolari su come creare un startup

Marco Camisani Calzolari è conosciuto per essere uno degli ospiti fissi nel programma Striscia la Notizia…

…Ma quello che forse non sapevi, è che Marco è anche imprenditore, digital designer, ricercatore, docente universitario, scrittore e Digital Evangelist, con a cuore l’alfabetizzazione digitale degli “analogici”, ossia quelle persone che non hanno ancora compreso come il digitale abbia cambiato totalmente il modo di fare impresa e di comunicare (qui trovi la biografia completa).

Ho deciso di fargli qualche domanda e rendere disponibili le risposte, offrendoti informazioni molto preziose per avviare una tua attività.

Via all’intervista!

C’è un po di confusione per il web, come definirebbe il termine startup?

Esiste una definizione molto precisa del termine startup. Sostanzialmente la definizione si riferisce a quel genere di attività e di imprese che hanno la caratteristica di seguire un “iter” (tipico del mondo startup). Si parte dalla capacità di fare dei pitch, alla ricerca dei primi angel, alla partecipazione alle varie competizioni… insomma un mondo che si distingue dall’imprenditoria tradizionale proprio perchè ha una sorta di schema e di organizzazione tipica. (startup significato)


Si può parlare di creare una startup senza parlare di digitale?

Certo, è possibile. Qualcuno potrebbe creare una startup lanciando nuovi tipi di pizzette, va benissimo. Tuttavia oggi mi viene difficile pensare come qualunque settore, anche il più analogico, possa vivere senza digitale.


Se avessi una “grande idea” per creare una startup, da dove dovrei iniziare?

È pieno di grandi idee. Di solito quando qualcuno mi dice: «Ho una grande idea!» rispondo di non dirmela neanche, perchè esiste già. Il punto non è fare qualcosa di nuovo, ma fare qualcosa in modo nuovo e finanziato correttamente, prodotto correttamente e apprezzato dal pubblico correttamente in quanto messo sul mercato nei tempi corretti. Per cui, non esiste una cosa straordinaria in assoluto… esiste una cosa fatta bene, finanziata bene e nel momento giusto.


Ricordo che in passato parlò di “mangiafuoco”, chi sono i mangiafuoco quando si parla di come creare una startup?

Sono questa sorta di nuovi imbonitori che approfittano della moda delle startup per andare creare “situazioni” che in modo trasversale raccolgono soldi,  danno visibilità a dei ragazzi raccontando una storia proprio come mangiafuoco di Pinocchio: promettono un paese dei balocchi dove tutti fanno un mucchio di soldi quando in realtà la maggior parte si troveranno ad aprire un impresa che gli costerà parecchio, dove un solo dipendente costa come un premio intero di working capital all’anno, dove ci sarà l’INPS che li inseguirà… ma questo i mangiafuoco non lo dicono.

come creare una startup

Quanto contano realmente business model, business plan e pitch?

Il business plan è fondamentale altrimenti non si ha realmente l’idea del business: io non posso pensare di creare un tipo di pizzetta e basta, devo pensare anche al mercato che se la può comprare, a cosa è disposto a pagare. Poi, arrivare ai dettagli del business a volte è secondario… dipende anche a cosa si intende per business model e business plan. Io ho fatto dei business plan dove il ritorno del business è stato semplicemente avere tanti utenti e diventare leader nel mondo. Ritorno economico? Bo! Lo scopriremo più avanti. I pitch fanno parte di un mondo che in genere non mi piace.


È possibile crearsi un lavoro senza finanziamenti con un sito web ben strutturato e una buona strategia di comunicazione?

Se è molto locale si può anche pensare di creare una vera e propria startup con un semplice sito web. Per quanto riguarda il crearsi un lavoro indipendente senza aprire un azienda… ABSOLUTELY YES!
Poi esistono strumenti con i quali si può guadagnare senza nemmeno aprire un sito web. Ad esempio su fiverr puoi vendere delle cose incredibili (ovviamente i guadagni sono più ridotti rispetto a quelli che si possono ottenere con un sito web di proprietà).

[Per approfondimenti: Come creare un sito web]


Un semplice blog può tornare utile per ottenere visibilità?

Ovviamente si! Richiede sforzi, bisognerebbe metterci uguale o più impegno che scrivere sul corriere della sera, non va preso per un gioco. Ma si possono ottenere piano a piano lettori e fidelizzazione… e di conseguenza visibilità ed autorità.

[Per approfondimenti: Come creare un blog]


Ha qualche consiglio su come “salvarsi” dalla burocrazia italiana senza scappare dall’Italia?

No. Non si può scappare dalla burocrazia italiana se non si scappa fisicamente dall’Italia. Per aprire un’azienda prevedendo grosse spese non vedo soluzioni. Anzi, vedo troppi aprire un’azienda all’estero senza essere all’estero… che quindi, prima o poi, finiranno nei guai.

Un ringraziamento a Marco, che mi ha anche rivelato che a breve ci saranno importanti novità per i ragazzi che vorranno studiare e dedicare la loro carriera al digitale (stay tuned).

Crearsi un lavoro: approfondimenti
su come creare una startup

creare una startup per crearsi un lavoro

Ok, dopo i suggerimenti del Prof. Calzolari penso che tu abbia capito su cosa ti devi concentrare:

1 – Per creare una startup, anche seguendo l’iter classico hai bisogno di sfruttare l’online, altrimenti perderesti preziose opportunità a livello di visibilità e rischieresti di essere schiacciato dai concorrenti più “digitali”.

Un sito web, un blog, anche una landing page ben sponsorizzata tramite campagne pubblicitarie online mirate, consentono di ottenere una visibilità che “i geni” del passato avrebbero tanto desiderato. Tu puoi farlo, il web te lo consente, cosa aspetti?


2 – Non serve necessariamente l’idea innovativa per inventarsi un lavoro, quanto un metodo innovativo, fare qualcosa in modo nuovo.


3 – Non è tutto rose e fiori, non bisogna fidarsi di tutti gli investitori. Un altro suggerimento di Marco è di chiedere apertamente all’investitore quali progetti ha finanziato in passato e quali sono stati i risultati. Da un investitore devi arrivare preparato, aver ben chiaro qual’è il tuo business model e preparare un business plan.


4 – Per crearsi un lavoro non è necessario un finanziamento: puoi tranquillamente iniziare a guadagnare online con un sito web e ad ottenere visibilità grazie ad un blog, ma servono impegno e costanza: i soldi facili non esistono, ricordatelo!

Startup innovativa: fare qualcosa in modo nuovo aprendo la mente al digitale

Molte persone credono che per creare una Starup sia necessaria l’idea geniale. Avviare una Startup sembra una cosa solo per gente del calibro di Mark Zuckemberg… inutile dire che non è così.

Ogni Startup innovativa si caratterizza perchè fa qualcosa in modo nuovo.

creare una startup innovativa

Non pensare al servizio che offri in se, ma al come lo offri! Conosco un coach motivazionale che lavorava abbastanza bene, ma si stava letteralmente “distruggendo” viaggiando tutti i giorni per l’Italia. Guadagnava bene, ma era sull’orlo di una crisi di nervi. Un giorno però si è reso conto del potenziale inespresso che aveva la sua attività: quasi tutte le sessioni di coach che faceva erano molto simili tra di loro, le persone ponevano quasi esclusivamente le stesse domande…

Crearsi un lavoro facendo qualcosa in modo nuovo: la svolta

Cosa ha fatto questo coach? Molto banalmente ha creato un infoprodotto, un videocorso per rispondere a tutte quelle domande che gli venivano poste.

Successivamente ha creato un blog e ha iniziato e vendere il suo prodotto tramite un sito web.

Risultato? Ora non ha più bisogno di trovarsi fisicamente da qualche parte per tenere il suo corso, e quindi può scalare il suo business in modo straordinario, raggiungendo un fatturato che prima non poteva “fisicamente” raggiungere.

Questo è solo un esempio di come si può sfruttare il digitale per fare qualcosa “di vecchio” in modo nuovo. Se vuoi creare una startup innovativa inizia a ragionare su come un progetto web o un’applicazione mobile possano tornarti utile per scalare il tuo business e raggiungere un pubblico potenzialmente infinito.

Finanziamenti startup: per crearsi un lavoro trovando investitori servono Business Model e Business Plan

finanziamenti startup

Marco ha parlato di “Mangiafuoco”, ossia di quelle persone che promettono promettono rose fiori ma che molto spesso ingannano le aspettative. Devi stare attento a chi hai di fronte!

Esperti di finanziamenti Startup? Bene, se non li conosci alla perfezione, prima di tutto chiedi loro di mostrarti quali sono stati i risultati raggiunti in passato da chi si è messo nelle loro mani.

Ecco quello che dovresti fare per stare un po più tranquillo…

FINANZIAMENTI STARTUP – FASE 1: Avvio

La cosa migliore probabilmente è puntare sui cosiddetti Business Angel, ossia quegli individui che investono in aziende in cambio di partecipazioni (presenti o future) nel capitale di queste. Tenendo conto che con la loro presenza contribuiscono alla crescita della startup, capisci che c’è una minor probabilità di fallimento rispetto alle imprese che si basano su altre forme di finanziamento.


I Business Angel entrano in gioco nella fase iniziale di “round seed”, quindi in fase di primo finanziamento.


Ricorda che i Business Angel portano con sé “un valore aggiunto” non indifferente:

  1. Esperienza nel settore
  2. Idee creative ma efficaci
  3. Contatti per il tuo business

Questi investitori danno un valore al vostro business che va ben oltre il solo contributo finanziario.

Ma se a te interessa principalmente il contributo finanziario c’è una molto più semplice, specialmente per finanziamenti non elevati.

business angel - crowdfounding

Forse non lo sapevi, ma per creare una startup trovando i giusti finanziamenti ancora una volta può tornarti utile il web… Parliamo di crowdfunding.

Che cos’è il crowdfunding? 

La parola “crow” significa “folla”, mentre la parola “funding” significa “fondi”. Molte persone (folla) finanziano un progetto, anche con somme modeste (l’unione fa la forza), per ottenere in futuro un ritorno economico. Quando si parla di Equity Crowdfunding questi investitori entrano nel capitale sociale della società: in pratica diventano soci a tutti gli effetti con quote proporzionali alla loro partecipazione economica.

Ma perchè ti ho detto che il web ti aiuta? Devi sapere che la raccolta di questi fondi avviene attraverso specifici portali (siti web) che facilitano l’incontro tra chi ha bisogno di fondi e tra chi vuole investire.

Esistono piattaforme generiche (multisettoriali) e altre più specifiche su alcuni mercati, eccoti alcune di quelle generaliste:

Ne esistono molte altre, ti basta utilizzare Google e cercare “crowdfunding”.

Attento però! Per avere successo in questo tipo di piattaforme devi esprimere la tua idea in modo straordinariamente trasparente, tentando di coinvolgere le persone. Secondo alcune ricerche, esistono 3 cose che miglioreano la possibilità di avere successo tramite una piattaforma di crowdfunding:

  1. Il possesso di un sito web/blog ben avviato e promosso, che dia l’idea di una solida base
  2. L’utilizzo dei social network (specialmente di Twitter) per dar voce all’attività
  3. Le richieste economiche non eccessive (i progetti che ottengono più finanziamenti sono quelli che chiedono tra i 5000 e gli 8000 euro)

I punti 1 e 2 dimostrano la capacità di gestione dei nuovi mezzi di comunicazione e l’abilità di generare dei seguaci.

FINANZIAMENTI STARTUP – FASE 2: Consolidamento

Una volta avviata la tua attività bisogna pensare alla fase di consolidamento: parliamo di finanziamenti startup e di Venture Capital.

Quando si parla di Venture Capital di solito non ci si riferisce ad un unico individuo come nel caso dei Business Angel, ma a delle società/aziende.


 I Venture capitalist entrano in gioco quando la startup è già avviata, cercano un investimento più “sicuro”.


Solitamente non sono interessati alla fase di avvio della startup (ecco perchè te ne parlo solo ora) ma in compenso se credono nel progetto sono disposti a investire molto di più dei business angel: il loro obbiettivo è quello di far “esplodere” un business, scalarlo e trarne del profitto. Ti rivolgerai a loro solo una volta che la tua startup innovativa ha provato la sua efficacia ed è pronta ad espandersi.

FINANZIAMENTI STARTUP: BUSINESS MODEL E BUSINESS PLAN

business model - business plan

Il Business Plan è fondamentale per creare una Startup. Di cosa si tratta? Di un documento per la pianificazione economico-finanziaria, necessario per poter presentare un progetto ad un investitore.

In pratica indica cosa, quanto tempo e quanti soldi servono per mettere in pratica un Business Model.

Deve parlare della tua azienda a 360 gradi, dalla descrizione del prodotto alle specifiche. Questo non significa che devi riscrivere la bibbia! Cerca di riassumere tutto al meglio tramite schemi facilmente comprensibili e modificabili.

Concentrati su:

  • Revenue streams: Inventarsi un lavoro? Ok, ma prima di tutto devi aver chiaro come guadagnerai
  • Target: I clienti potenziali. Chi sono? Cosa pensano? Di cosa hanno bisogno? Di cosa hanno paura?
  • Value proposition: Cosa offre il tuo prodotto di diverso rispetto ai tuoi competitor? Perchè i tuoi clienti dovrebbero preferirlo?
  • Channel: come hai intenzione di impostare la tua comunicazione? Come verrà venduto il tuo prodotto?
  • Costumer relationship: La relazione con il cliente è fondamentale. Come hai intenzione di creare una relazione per migliorare gli acquisti?
  • Key activity: Quali sono le vere e proprie attività principali per la buona riuscita del tuo piano?
  • Key resources: Quali sono le tue risorse più importanti per diventare realmente competitivo?
  • Key partnership: Quali sono i partner che puoi sfruttare per dare valore alla tua attività? In che modo puoi creare un legame win-win?
  • Cost structure: Quali sono i costi? Come puoi coprirli grazie alle entrate?

Eccoti lo strumento più utilizzato in assoluto per pianificare il business plan.

come creare una startup - business model

Come crearsi un lavoro, ottenere un pubblico e seguaci: creare un sito web o aprire un blog

Per creare una Startup devi sfruttare l’online, non c’è via di scampo.

Ricorda una cosa, alcune delle più grandi aziende nate negli ultimi anni sono partite da un semplice sito Web! Vuoi un nome? Che ne dici di Facebook?

Un tempo per raggiungere un vasto pubblico avevi a disposizione radio e televisione, e dovevi sperare che nella “folla” raggiunta dal tuo messaggio pubblicitario ci fossero anche le persone interessate al tuo prodotto. Altro particolare non proprio trascurabile: i costi di una pubblicità in televisione sono altissimi e non sono certo alla portata di tutti.

Oggi invece con l’online in generale puoi raggiungere un pubblico molto specifico, evitando sprechi di risorse e con costi tutto sommato molto modesti.

HAI BEN CHIARO QUELLO CHE VUOI FARE?

fare soldi con le affiliazioni

Abbiamo parlato di finanziamenti, business model e del mondo startup… ma non ne hai certo bisogno per avviare la tua prima attività.

Se vuoi semplicemente iniziare a guadagnare online ecco l’unico metodo per crearsi un lavoro ed diventare un imprenditore a tutti gli effetti: come lavorare da casa.

P.S. Non pareremo di semplici “metodi per guadagnare”, ma dei veri e propri passaggi per dare vita ad un’attività seria, profittevole e durevole nel tempo.

Col web hai davvero infinite possibilità, anche solo un semplice video virale può far letteralmente esplodere il tuo business in pochissimo tempo.

Eccoti i vantaggi di creare un sito Web come primo step della tua startup innovativa:

  1. Può darsi che sottovaluti il web. I costi per la creazione di un sito professionale sono estremamente ridotti, e gli effetti possono essere davvero straordinari
  2. Un sito web darà di te un’immagine molto più “concreta” agli investitori: credi nel tuo progetto e ci stai già lavorando
  3. Creare un sito web ed essere in grado di promuoverlo tramite i Social dimostrerà agli investitori anche le tue competenze sulla gestione dei new media

Il finanziamento ti servirà dopo! Un sito web professionale si crea con 50-100 euro, direi che è una spesa davvero irrisoria se il tuo obiettivo finale è quello di creare una startup!

Come fare? Non hai assolutamente bisogno di un professionista, oggigiorno puoi crearlo con le tue sole forze e senza alcuna competenza di programmazione.

Ti basta imparare ad utilizzare il software di WordPress, un programma super-intuitivo con il quale potrai fare tutto quello ti salta per la mente….

…Infatti devi sapere che una volta che avrai capito come installare WordPress, potrai utilizzare delle estensioni gratuite (plugin) e farci tutto quello che vuoi.

Ad esempio:

Tutto a portata di mano e ripeto, senza bisogno di competenze di programmazione.

Questo sito basterà quando la tua startup esploderà e vorrai lanciare il tuo prodotto in tutto il mondo? NO! Certo che no! Dovrai investire, potenziarlo, farci lavorare dei professionisti… Ma sai una cosa? Prima devi arrivarci! Devi ottenere visibilità verso il pubblico e verso gli investitori… se vuoi puoi. La strada è questa.

Buon lavoro,
– Alessandro

P.S. Ho creato un videocorso completo per capire quali sono i modelli di business implementabili con il minimo investimento e la massima resa. Ti guiderà anche nella parte pratica delle tua idea, mostrandoti come creare e personalizzare la tua piattaforma (ma anche come scegliere la tua nicchia di mercato e come definire e vendere la tua offerta).

Eccolo:

START KIT – EFFETTO FARFALLA

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