Se stai cercando informazioni sul personal branding per trovare lavoro stipendiato (ad esempio come funziona LinkedIn o come creare un curriculum vitae) questo articolo non fa per te. Se invece vuoi auto-realizzarti ottenendo clienti e profitto… welcome!
Ricordo il primo giorno in cui sentii parlare di personal branding come se fosse ieri. Inutile dire che — come accade spesso quando si scopre qualcosa di nuovo — non afferrai l’utilità che avrebbe avuto questo concetto per la crescita della mia attività online.
Di conseguenza decisi di snobbare tutti i discorsi legati al branding e alla distinzione, classificandoli come secondari…
…Non commettere il mio stesso errore!
Quando ho compreso il vero significato di brand (e più in generale il significato del marketing), e solo da quel momento, il mio blog e la mia attività in generale hanno avuto una crescita esponenziale.
Grazie al branding ho sbaragliato la concorrenza tra le persone che si occupano della creazione di contenuti, posizionandomi come l’unico esperto di “contenuti per generare un profitto”.
In questo articolo ti spiegherò come farlo pure tu… chiunque tu sia e per quanto inesperto/a ti creda di essere.
Iniziamo rivolgendo uno sguardo al mercato:
Molte persone quando sentono parlare di brand, posizionamento, mission, vision e tutte ste robe qua le prendono alla leggera, come se fossero una cosa secondaria.
In qualsiasi campo, tutti si preoccupano delle parti più “visibili”, di quelle cose che ritengono più pratiche.
Ti faccio un esempio molto vicino al mio caso:
Molte persone arrivano sul mio blog perché vogliono guadagnare con un blog. Di conseguenza cercano informazioni su come creare un blog e livello pratico.
Per chi è appena entrato in contatto con me e con i miei contenuti, la fase pratica è l’UNICA cosa che conta.
Quindi se (per esempio) queste persone vogliono usare un blog per vendere un prodotto o un servizio, sono convinte che bastino queste 2 cose:
- La “piattaforma” dove inserire i contenuti (es. blog dove inserire articoli video)
- Il “pulsante” grazie al quale le persone potranno acquistare /prenotare / contattare ecc. (pulsante inteso proprio come strumento “pratico” con cui sarà possibile ricevere un pagamento o una prenotazione — se non ne conosci, qui trovi alcuni metodi per monetizzare un progetto web)
Ora, non è che queste cose non siano importanti… anzi, sono fondamentali! Il problema è che non sono sufficienti per avere davvero successo.
Con il solo “STRUMENTO” blog è possibile iniziare a guadagnare online, ma non è possibile creare un vero e proprio business riconoscibile, stabile e duraturo.
La stessa cosa vale per YouTube.
La stessa cosa vale per Facebook.
La stessa cosa valer per QUALSIASI funnel.
Insomma, la fase “pratica” non basta. Serve un po’ di lavoro in più:
Per dare vita ad un “business” ti devi posizionare come un esperto/a, come un autorità all’interno di uno specifico mercato, e devi differenziarti NETTAMENTE rispetto alla massa. E a quel punto… amico o amica mia… a quel punto sarà tutto in discesa!
Quando avrai lavorato adeguatamente sul personal branding, le persone vorranno le tue consulenze (o i tuoi servizi in generale) e acquisteranno i tuoi prodotti e i prodotti che consigli.
La cosa fantastica è che — come scoprirai a breve — è possibile costruire questa reputazione anche partendo da zero.
…Il problema è che non è una cosa che si fa in 5 minuti: servono tempo, lavoro e una strategia precisa.
Ecco quello che scoprirai in questo articolo:
- Che cos’è davvero personal branding
- Il paradosso “sociologico” per cui tuoi punti di forza sono in realtà le tue debolezza
- Il significato di cerchia ristretta (e il motivo per cui devi trovare la tua)
- Il motivo per cui i contenuti vanno “dedotti” e creati solo dopo aver fatto personal branding focalizzato
Iniziamo!
Che cos’è il personal branding (per davvero…)
Prima di tutto, eccoti l’unica cosa che hanno capito praticamente tutti:
Il personal branding è l’applicazione del branding classico ad una persona.
Nessun dubbio no? Il significato di brand è “marca”. Tipicamente ci riferiamo alle marche come a delle aziende, mentre nel personal branding ci si riferisce alle persone.
Chiarito questo però, ho notato che per la rete c’è molta confusione, e soprattutto esistono tutta una serie di modelli “teorici” non applicabili a casi reali.
Ora mi spiego.
Se effettui una ricerca su Google, tra i primi risultati troverai queste definizioni.
Personal brand, significato:
- “Essere la persona giusta per svolgere un compito”
- “Il persona branding è la ragione per cui qualcuno ti sceglie”
Ora, per quanto possano avere una logica di fondo, a mio parere queste definizioni sul significato di personal branding portano le persone all’errore.
Il motivo è semplice:
si basano sul presente, mentre il branding guarda sempre al futuro.
Il branding è un processo in divenire. È questo il grave errore che non è ancora stato capito.
I grandi “esperti” (…) ti dicono che devi individuare i tuoi punti di forza, ciò che ti rende unico rispetto agli altri tuoi competitor.
Apparentemente avrebbe senso. Ma ragiona con me:
Se li devi individuare, è sottinteso che già li possiedi… è vero o no?
Bene. È un approccio completamente errato.
Io ho studiato da tutti i maggiori marketer a livello internazionale, e posso affermare con certezza che il personal branding, il branding e il marketing in generale sono una COSTRUZIONE (una costruzione che ha poco a che fare con i tuoi attuali punti di forza).
Tra poco capirai cosa intendo per “costruzione”, ma prima dobbiamo fare un passo indietro e capire il VERO significato del concetto di personal branding.
Una definizione migliore — pur non essendo ancora totalmente ottimizzata (e tra poco ci arriveremo..) — è quella data da Wikipedia:
Il personal branding è l’attività con cui prima si consapevolizza e poi si struttura il proprio brand ovvero la propria marca personale.
Questa definizione, vince a mani basse sulle precedenti perché definisce il persona branding come:
- Un’attività
- Consapevole
Ora ti chiarirò meglio quello che intendo, e in più ti darò la definizione finale e ottimizzata di persona brand. In quel momento, se avrai seguito con attenzione l’intero articolo, riuscirai a comprenderne il vero significato e a sfruttarne la potenza per i tuoi fini.
Per definizione il personal branding è un’attività consapevole di costruzione strategica della reputazione online
Avevi già sentito questa frase: “Nessuno nasce imparato” …?
Non ci sono dubbi sulla veridicità dell’affermazione.
Buono.
Oggi, in esclusiva per te, ecco la versione brandizzata: “Nessuno nasce brand”
Devi comprendere questo concetto:
Un brand non può esistere se prima non è stato costruito strategicamente.
Non esistono delle cose “intrinseche”, già presenti nella tua persona, che definiscono il tuo brand.
Non ha senso promuovere i tuoi punti di forza. Il personal branding è un’attività consapevole di costruzione strategica.
Non è quello che sei. È quello che costruisci.
ATTENZIONE: potresti confondere il termine “costruire” con il termine “mentire”. Potresti interpretare le mie parole come un incitamento a costruire un’immagine fasulla da proporre agli altri.
Non è così. Non si tratta di mentire.
La costruzione del tuo brand deve essere un’attività in divenire, un’attività che ti cambia realmente.
Non devi costruire un’immagine fasulla. Devi trovare la GIUSTA immagine, e diventare quell’immagine.
…E per farlo non puoi basarti sui tuoi attuali punti di forza!
I tuoi punti di forza non devono essere quelli che gli ALTRI dovrebbero vedere come dei punti di forza, e molto probabilmente non sono neanche quelli che TU credi debbano essere i tuoi punti di forza.
Eccoti la motivazione:
L’ambiente uniforma le persone (e anche le attività di branding)
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Non è chiaro? Prova a pensare a questo:
- Quali devono essere i punti di forza di un personal trainer?
- Quali devono essere i punti di forza di un esperto di finanza?
- Quali devono essere i punti di forza di un esperto di crescita personale?
- Quali devono essere i punti di forza di un dentista? E quelli di un avvocato? E quelli di uno psicologo?
Se inizi a pensarci seriamente, nella tua mente appariranno tutta una serie di “cose che dovrebbe essere un soggetto X per essere ritenuto un esperto di X”.
È a questo che miri con l’attività di personal branding, giusto? Vuoi classificarti agli occhi delle persone come un esperto/a di qualcosa (X).
Ok…
Ma ripeto, c’è un grosso problema: l’ambiente uniforma le persone.
È uno dei concetti base della sociologia.
Le persone tendono a ritenere VERO quello che è ritenuto VERO dalla maggior parte degli altri. Le persone vengono influenzate dalle altre persone.
Per poterti spiegare cosa c’entra questo concetto con il branding, devi immaginare questa scena:
Ti trovi in una piazza ad assistere ad un evento. Tutti sono in piedi, uniformati, mentre qualcuno di sconosciuto prende un rialzo, ed emerge dalla folla.
Cosa direbbero le altre persone? Quante di loro sarebbero infastidite e vorrebbero (magari inconsapevolmente) riportare tutto alla “normalità”?
Già immagino la scena:
“Ma cosa fa quello?” – “Quello si crede il più bello?”.
La pressione sociale tenderebbe a farlo sentire fuori posto e ad uniformarsi.
E vorrei farti anche un altro esempio, forse ancora più immediato, che probabilmente hai già vissuto in prima persona.
Prova a immaginare di passeggiare in una via verso una certa direzione. E ora immagina che nella stessa via ci sia una folla diretta nella direzione opposta.
Sarebbe strano vero? Ti sentiresti a disagio. Il cervello ti suggerirebbe che tu stia sbagliando qualcosa.
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E ora sto per arrivare al punto.
Il punto è che l’ambiente uniforma le persone, e di conseguenza uniforma anche quelli che la folla tende a definire dei punti di forza.
Se i tuoi punti di forza sono quelli ritenuti i punti di forza dalla massa, allora non stai facendo personal branding, ma tutto l’opposto: ti stai uniformando.
Infatti:
- Secondo “la folla”, il personal trainer deve avere come punto di forza “X”
- Secondo “la folla”, l’esperto di finanza deve avere come punto di forza “X”
- Secondo “la folla”, l’esperto di crescita personale deve avere come punto di forza “X”
- Eccetera eccetera
Ma la folla non è formata da personal trainer, ne da esperti di finanza ne da esperti di crescita personale.
La folla NON conosce la verità, ma nonostante questo ha un grande potere su di noi.
(Nota: non me le sto inventando io queste cose, sono nozioni di base sulla psicologia collettiva).
E comunque… basta che ti guardi intorno. Prova a guardare tutti i professionisti di “qualcosa”. Dicono tutti le stesse cose, anche quando non le conoscono per davvero!
E perché?
Perché sono condizionati. Perché l’essere umano tende ad “imitare”.
È vero o no?
Guarda gli “esperti” di marketing online. Tutti dicono che le campagne fatte su Facebook devono avere l’obbiettivo di acquisire contatti con il costo di acquisizione più basso possibile:
- Usano inserzioni vaghe e poco polarizzate, per attrarre la curiosità di tutti
- Cercano do creare delle opt in page che catturino più indirizzi email possibili
- E si vendono basando il loro punto di forza su questo concetto
Ma la domanda è: questa cosa è vera?
No che non lo è! Infatti un contatto acquisito a costo troppo basso è un contatto non profilato, e di conseguenza un contatto che non diventerà cliente.
Se non conosci le basi dell’online marketing non puoi capire l’esempio che ho appena fatto, ma l’importante è che tu capisca il concetto:
Tenendo conto che la folla tende ad uniformarci, se basiamo i nostri punti di forza su quello che dice la folla, rischiamo di essere nel falso.
Insomma… rischieresti di usare punti di forza che in realtà con il tempo distruggeranno la tua reputazione online.
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E ora potresti pensare:
“E vabbè… se dico quello che pensano tutti, e tutti pensano che ho ragione, perché questa cosa dovrebbe arrecare danno la mia reputazione?”
Ma come perché…?
Perché il fine finale della tua attività sarà portare risultati ai tuoi clienti. Se fai la cosa sbagliata, come puoi ottenere dei risultati?
Il tempo ti distruggerebbe, come distrugge la maggior parte delle persone (non a caso io invece sono online bello tranquillo da anni…).
Ma non è l’unico motivo.
Indipendentemente da questo, non ho posto abbastanza l’accento sulla cosa più importante di tutte.
Rileggi (e già che ci sei… twitta!):
Se i tuoi punti di forza sono quelli ritenuti i punti di forza dalla massa, allora non stai facendo personal branding, ma tutto l’opposto: TI STAI UNIFORMANDO.Click To TweetRileggi le 3 parole in maiuscolo.
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Il problema dovrebbe essere palese.
Diventando quello che vuole la folla, finiresti con l’uniformarti.
…E non devi uniformarti! La funzione di un attività di branding è esattamente l’opposta.
Devi diventare consapevole di quello che accade intorno a te, e agire di conseguenza mettendo in atto un’attività di personal branding che sia coerente con il vero motivo per cui esiste il branding.
Approfondiamo…
Brand: significato (quello vero, che “fa la differenza”…)
Cosa significa fare branding?
Molto semplice: significa DISTINGUERSI.
Le aziende fanno branding per differenziarsi dalle altre, perché altrimenti le persone non avrebbero un motivo per acquistare da loro.
Prova a pensarci: che cosa accadrebbe se non esistessero le marche e tutte le aziende vendessero in modo indifferenziato?
Vediamo alcuni esempi per capire meglio il discorso sul personal brand e su come fare branding in generale.
(NOTA: farò esempi estremi giusto per chiarire il concetto).
Quando vai al supermercato, scegli un brand a seconda di tutta una serie di caratteristiche pianificate a tavolino per fartelo scegliere.
…Ma se nella corsia dei detersivi ti trovassi davanti tutta una serie di pacchetti identici, bianchi e anonimi, quale acquisteresti?
Te lo dico subito: quello col prezzo inferiore.
Ma eccoti una domanda interessante…
E se il prezzo fosse lo stesso, quale “brand indifferenziato” sceglieresti?
Be’, a quel punto sceglieresti a caso…
…in pratica, non avresti scelta.
Continuiamo con l’analisi.
Immagina che un brand che produce detersivi fosse diverso dagli atri, con ad esempio un packaging (confezione) verde smeraldo.
A quel punto avresti una scelta. Corretto no? Per poter scegliere, devi avere delle opzioni diverse tra loro.
E ora ti chiedo di fare molta attenzione.
Ragiona su questo:
Mettiamo che la confezione verde smeraldo sia ritenuta MIGLIORE. Ok?
Ipotizziamo che — dopo un’analisi INCONFUTABILE — la maggior parte delle persone preferirebbe acquistare un brand con la confezione verde smeraldo.
Sai cosa accadrebbe?
Quello che accade agli "esperti online" quando vedono che qualcuno ha successo:
Tutte le aziende inizierebbero a usare la confezione verde smeraldo.
Anche se tutti i prodotti avrebbero la caratteristica migliore, rimarrebbero identici. Di conseguenza, ci troveremmo punto e capo, senza scelta.
Ma l'esempio non è certo finito qui.
A questo punto, ipotizza che una delle aziende decida di usare una confezione gialla…
(…ma ricorda che — nel nostro esempio ipotetico — avere una confezione verde smeraldo è un punto di forza riconosciuto vincente dalla massa).
Il verde è migliore? Ok, allora tutte le altre aziende manterrebbero la loro bella confezione verde smeraldo.
È meglio. È preferito dalla folla! Non siamo mica fessi no?
Bene. Ti posso assicurare che L’UNICA azienda con la confezione gialla avrebbe un successo strepitoso... anche se il verde smeraldo è ritenuto il punto di forza per eccellenza!
È un concetto forte.
Non è immediato. So che potrebbe sembrarti una cavolata.
Ma ti chiedo di pensarci e di assorbirlo per bene...
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È un altro importante motivo per cui non devi pensare a quelli che vengono ritenuti comunemente i principali punti di forza.
Anche se l'ambiente che ti circonda ti suggerisce di diventare verde smeraldo, tu devi pensare a come diventare giallo.
E perché sono sicuro al 100% di quello che ti sto dicendo?
Semplice: fare branding significa distinguersi.
Fare personal branding, significa distinguersi.
Se all’interno del tuo mercato di riferimento fanno tutti leva su determinati punti di forza, tu devi obbligatoriamente fare leva su qualcosa di diverso.
Non è che perché lo fanno tutti devi farlo anche tu. Se lo fai anche tu, il mercato ti vedrà come una copia.
Insomma… loro si concentrano su “X”? Tu concentrati su “Y”!
Se non ne sei convinto/a, rileggi la parte sul significato del brand, perché è davvero molto, molto, molto, molto importante capirlo.
...E a questo punto possiamo arrivare alla mia personale definizione di personal branding:
“Il personal branding è l’attività consapevole di costruzione strategica della propria reputazione online DIFFERENZIANTE_____________________”.
Si manca ancora un pezzetto. Manca il passaggio finale. Ti mancano 2 minuti di lettura, e poi potrai partire come un razzo con un vantaggio competitivo enorme rispetto alla massa di pecoroni che tentano di imitarsi tra loro.
PRIMA DI CONTINUARE… APPROFONDIMENTO: Copiare gli altri
Quando qualcuno decide di dare vita ad un business online, la prima cosa che fa è tentare di copiare le persone più in vista.
A questo punto dell’articolo dovresti aver capito che questa è la strada migliore per il fallimento.
Non è possibile copiare gli altri! Se copi gli altri significa che ti stai uniformando, e di conseguenza non avrai successo.
Alcuni credono che basti copiare gli altri “facendo qualcosa in più” degli altri (es. offrendo un servizio migliore).
NON FUNZIONA!
Te lo dico per esperienza personale. Anche io ai miei primi tentativi con il business online ho provato a copiare di qua e di la dai più bravi.
E sai quando ho iniziato a guadagnare davvero? Quando ho iniziato a fare l’opposto.
Oltre ad essere la via efficace, ti assicuro che gioverà notevolmente anche alla tua realizzazione personale.
Dicevamo, manca ancora un ultimo passaggio per capire cosa intendo per “focalizzato”. Eccoti la spiegazione.
Il personal brand focalizzato necessita la selezione di una nicchia di mercato
Per creare la tua reputazione online hai bisogno di distinguerti dai tuoi competitor. I tuoi punti di forza NON devono essere quelli dei tuoi competitor.
Ma non è solo una questione di “caratteristiche”. Ora ti introdurrò il (fondamentale) concetto di focalizzazione.
Nella realtà tutti i prodotti hanno dei brand differenti tra loro. Cercano di distinguersi dagli altri e fare leva su determinati punti di forza.
(E il motivo a questo punto dovrebbe esserti chiaro).
Ma come avrai notato nella vita di tutti i giorni, i brand, anche all’interno dello stesso GRANDE MERCATO, si rivolgono ad un segmento di pubblico specifico.
- Ci sono bagnoschiuma per uomini
- Ci sono quelli per donne
- Ci sono quelli per bambini
- Ci sono quelli sportivi
- Ci sono quelli chi sta perdendo i capelli
Molti credono che si rivolgano a determinate persone a causa delle loro caratteristiche (ad esempio, la presenza di un ingrediente emolliente per la pelle delicata del bambino).
…Ma la verità è le caratteristiche sono state appositamente pianificate dopo aver selezionato un gruppo di persone!
In questo modo possono rivolgersi direttamente a queste persone e rendere il loro messaggio più focalizzato, e quindi più RISONANTE per quelle specifiche persone. Anche questo è fare branding!
Per fare personal branding, devi prima di tutto capire a chi ti stai rivolgendo.
È la prima cosa!
- Devi avere dei punti di forza che risuonano per persone specifiche
(ok, prima devi selezionare queste persone) - Devi distinguerti dai competitor che parlano alle stesse persone
(ok, prima devi selezionare queste persone) - Devi creare dei contenuti specifici per quel gruppo di persone
(ok, prima devi selezionare queste persone)
Il punto è che non puoi rivolgerti a tutti, altrimenti è come se non ti stessi rivolgendo a nessuno!
Prima di qualsiasi altra cosa devi selezionare una nicchia di mercato, perché il tuo brand e tutti i tuoi contenuti devono essere costruiti appositamente per una cerchia specifica di persone.
I tuoi contenuti devono essere dedotti a seconda della tua nicchia di mercato e del tuo posizionamento specifico dato dal personal branding). Il tuo obbiettivo è generare una doppia attrazione: tu scegli una cerchia del mercato… ma allo stesso tempo questa cerchia deve scegliere te.
Pensa di nuovo ai personal trainer. Usiamoli come esempio.
Osserva il loro modo di comunicare. Tutti dicono le stesse cose.
Tutti si rivolgono tutti:
Studenti, avvocati, esaltati, muratori, neo-mamme, pensionati, liceali, buttafuori, persone sottopeso, persone in sovrappeso, ecc.
Poi ad un certo punto arriva qualcuno che ha selezionato solo gli uomini anziani che non vogliono diventare muscolosi ma semplicemente migliorare il loro fisico per migliorare la loro salute…
…e accade la magia! Questo “qualcuno”:
- Crea contenuti pensati ESCLUSIVAMENTE per le persone che fanno parte della sua cerchia (escludendo gli altri)
- Crea contenuti basati sui loro bisogni e i loro desideri (escludendo quelli degli altri)
- E promuove prodotti e servizi per quella cerchia (creati PER LORO)
E boom! Come per magia, per quella nicchia, grazie al suo brand polarizzato e focalizzato, diventa un riferimento e inizia a generare profitto come non ci fosse un domani.
Altra cosa.
Questo qualcuno già esiste, ma non è famoso, e di conseguenza non lo conosci se non fai parte della sua cerchia.
Te lo sto dicendo per introdurti un concetto molto importante, fai attenzione:
Molti pensano che per avere successo nel business e autorealizzarsi sia necessario diventare famosi, e che il branding sia legato anche alla popolarità.
Il 99,9% delle persone che leggeranno questo articolo non diventeranno famose…
Ma la cosa fantastica sai qual è? Che non è assolutamente necessario.
Credi che tutti gli imprenditori e le imprenditrici che usano l’online per generare dei grossi profitti siano famosi?
Non è così!
L’importante è diventare conosciuti nel proprio mercato di riferimento… ed è proprio a questo che serve il personal branding!
Ad esempio io non sono “famoso”. La maggior parte della gente non mi conosce e non è interessata a conoscermi…
… Ma chi deve (ad esempio) creare un blog o un sistema di contenuti, prima o poi si imbatte nei miei articoli, nei miei video e nelle mie inserzioni, e capisce subito:
- Che non faccio parte del marasma di gente che pensa subito a raccogliere la mail per vendere, ma offro (gratuitamente) contenuto già utile di per se, contenuto che porta un beneficio
- Che non solo so quello che dico, ma i miei contenuti sono MOLTO completi. Non scrivo articoletti inutili giusto per produrre materiale, ma articoli lunghi, esplicativi. Mi concentro sul cliente, non sulla vendita
Nonostante questo... attraggo tutti? Certo che no!
Io esisto solo per le persone che vogliono diventare indipendenti creando una loro attività online. E solo quelle che hanno capito che i guadagni online semplici e i trucchetti non esistono (altrimenti preferirebbero ascoltare quelli che mettono la foto con la Ferrari).
Per gli altri non esisto. Non devo esistere per gli altri!
A volte le persone che leggono le mie inserzioni pubblicitarie si sentono tirate in causa in modo NEGATIVO.
Magari parlo di autorealizzazione, di libertà, di dare vita ad un business. Loro sono così distanti da questi concetti, da credere che non possa esistere nulla di simile.
Non mi credono. Pensano che io sia un millantatore. Non solo non leggono l’articolo, ma non leggono neanche l’intera inserzione!
Sono come il bambino che dice: “È così è così è così basta basta basta”.
Sono incatenate così tanto nella loro situazione che non solo non provano a risolverla, ma rifiutano di credere che esistano situazioni differenti dalla loro.
…Di conseguenza, scrivono commenti offensivi. Attaccano perché sentono attaccate le proprie credenze. Devono "equilibrare"...
Ma io cosa faccio?
Non me ne curo! Perché quelle persone non fanno parte della mia cerchia!
(La cosa ridicola è che magari queste persone che mi danno del millantatore, poi vengono attratte da chi gli dice che si possono fare soldi facilmente con le opzioni binarie e con i sistemi di scommesse).
Ricorda: neanche tu dovrai curarti di chi non fa parte della tua cerchia. Non ti capiranno.
Proveranno a portarti in basso, proprio come abbiamo visto in questo articolo (quando abbiamo parlato di ambiente).
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Ma parliamo di te ora.
Dimmi, a chi ti stai rivolgendo?
A chi vorresti rivolgerti?
A tutti? A troppi?
A quelli a cui si rivolgono gli altri… e magari usando i loro stessi “punti di forza”…?
Non guardare quello che ho fatto io e non guardare quello che hanno fatto i tuoi competitor: scegli un TUO pubblico specifico. Fai risuonare il tuo messaggio per quel pubblico!
Ricorda che devi distinguerti dagli altri, non imitarli.
OK?
E a questo punto ti posso dare la mia personale definizione di personal branding:
Il Personal Branding Focalizzato è l’attività consapevole di costruzione strategica della tua reputazione online differenziante all’interno di una specifica nicchia di mercato. Tutti i contenuti che creerai saranno dedotti dalla fusione di questi elementi.
A presto... e buon lavoro!
- Alessandro
P.S. Eccoti una formula (template) che puoi utilizzare per riassumere tutto quello du cui abbiamo parlato nell’articolo. Per quanto semplice è estremamente efficace:
FORMULA:
Aiuto _______ a _______ tramite __________.
Nel primo spazio devi inserire la tua nicchia di mercato, nel secondo il desiderio / problema della tua nicchia, e nel terzo la tua soluzione specifica (quella che dovrebbe rappresentare i tuoi punti di forza DIFFERENZIATI).
Esempi:
- Aiuto gli ultracinquantenni a tornare in forma attraverso il mio allenamento mirato-conservativo
- Aiuto i giovani calciatori ad ottenere dei provini in squadre importanti tramite la mia rete unica di contatti
- Aiuto le donne in gravidanza a rendere il parto meno traumatico tramite lo Yoga prenatale
Non sottovalutare sta roba qua!
Pensaci davvero. “FAI” la prima mossa. Gli incendi più devastanti possono scaturire dalla più labile delle scintille.
E ricorda che il messaggio ricavato dalla formula deve essere dedotto dalla doppia attrazione nicchia-brand (proprio come il resto dei tuoi contenuti, che si tratti di video, articoli, email o quant'altro).
Articolo veramente bello!!
Grazie!