In questo articolo ti mostrerò come creare una Squeeze Page, un particolare tipo di Landing Page con lo scopo specifico di acquisire lead profilati per una mailing list.
Vedremo insieme:
- Che cos’è una squeeze page
- La differenza tra squeeze page e landing page
- Come creare una squeeze page super efficace
- I migliori software per creare squeeze page
- Esempi di squeeze page (con consigli avanzati)
ATTENZIONE: Se non sai cosa sono i lead e perché DEVI accumularli, prima di proseguire leggi il mio articolo sulla lead generation, è fondamentale per avere il quadro della situazione e capire le fondamenta del web marketing.
Che cos’è una squeeze page e a cosa serve realmente
Una squeeze page è una pagina creata con lo specifico scopo di SELEZIONARE i lead — le persone potenzialmente “perfette” per diventare tuoi clienti — e RACCOGLIERE il loro indirizzo email.
Perché non tutti i visitatori sono dei clienti potenziali. “Selezionare” permette di concentrare gli sforzi comunicativi, dicendo le cose giuste, al momento giusto, alle persone giuste (uno dei veri “segreti” della vendita online).
Un lead magnet è un regalo “irresistibile” offerto dalla squeeze page in cambio dell’indirizzo email del visitatore. Tra poco ti spiegherò di cosa si tratta in modo più approfondito
Un funnel è un sistema, un percorso ordinato, che solitamente contiene al suo interno più landing page. La squeeze page può essere definita l’ingresso di un funnel (la fase di acquisizione)
Perché devi collegare la squeeze page a una mailing list?
Più del 70% delle persone non acquistano al primo contatto. Molti clienti potenziali potrebbero visitare il tuo sito, non acquistare, e non tornare mai più. Ma se nel frattempo acquisisci il loro indirizzo email, potrai:
- Inviare delle email automatizzate preparate in anticipo per prepararli adeguatamente all’acquisto (lead nurturing)
- Inviare un email a tutti i tuoi contatti quando hai bisogno di far sapere loro qualcosa (ad esempio quando lanci una nuova offerta)
- Farli “entrare” nel tuo funnel
Sostanzialmente, acquisire lead consente di avere più momenti in cui contattarli, “educarli” e, di conseguenza, convertirli in clienti.
NOTA IMPORTANTE: una squeeze page incrementerà matematicamente profitti
Provo a spiegarmi con un esempio.
Sul tuo sito arrivano 1000 persone. Mettiamo che tra questi 1000 ci siano 200 clienti potenziali, persone che vorrebbero acquistare i tuoi prodotti, i tuoi servizi, o i prodotti che proponi in affiliazione.
Ipotizziamo che — di questi 200 — solo in 10 acquistino subito la tua offerta. Gli altri 190, per un motivo o per un altro, abbandonano il tuo blog/sito. Senza una strategia di lead generation avresti perso 190 potenziali clienti.
Ma se invece che inviare il traffico direttamente verso la tua offerta li fai passare da una squeeze page, allora cambia tutto!
È molto più semplice convincere qualcuno a cedere il suo indirizzo email (in cambio di qualcosa) piuttosto che convincerlo ad acquistare immediatamente, non credi?
Il punto è che “catturando” questo indirizzo email, potrai raggiungerlo nei giorni successivi (anche con software che inviano email automatiche).
Usare una squeeze page e fare lead generation sarà sempre matematicamente più efficace rispetto alla vendita diretta.
Differenza tra squeeze page a landing page
Ti ho detto che la squeeze page è un particolare tipo di landing page, ma cosa cambia tra le due? Chiariamo questo concetto:
Una landing page è una pagina creata appositamente per “convincere il visitatore a fare qualcosa”.
Questo “qualcosa” può variare a seconda della tua strategia di marketing. Ad esempio, una tua landing page potrebbe avere l’obiettivo di convincere i tuoi visitatori ad iscriversi ad un evento.
Ecco altri esempi di quello che può essere l’obiettivo di un landing page:
- Richiesta consulenza
- Acquisto prodotto
- Follow su un social
- Ecc.
Anche un articolo di blog creato per promuovere un prodotto in affiliazione può essere considerato una landing page, per il semplice fatto che persuadere ad acquistare è lo “scopo” per cui è stato creato.
Ma ecco la vera differenza tra squeeze page e landing page:
La squeeze page, proprio come la landing page, ha il compito di persuadere a fare “qualcosa”, ma si tratta di una cosa molto specifica:
Lo scopo di una squeeze page è UNICAMENTE quello di raccogliere un indirizzo email o altre informazioni di contatto del visitatore. Tutto il resto è superfluo.
Tipicamente viene raccolto l’indirizzo email, ma a seconda del tuo modello di business potresti ad esempio aver bisogno di raccogliere l’indirizzo fisico (per spedire qualcosa) o di un numero di telefono (per una sales call).
Ma perché il visitatore è portato a cedere queste informazioni di contatto? A causa della particolarità della squeeze page di cui sto giusto per parlarti.
Squeeze Page e lead magnet: dare per avere
La squeeze page è sempre accompagnata da un lead magnet, un contenuto che viene scambiato con il visitatore in cambio del suo indirizzo email.
In pratica la squeeze page è la pagina che offre il lead magnet. Eccoti alcuni esempi di lead magnet:
- PDF scaricabili
- Ebook
- Video inediti
- Corsi via email
- Ecc.
NOTA: se vuoi approfondire eccoti un link ad un articolo con 16 esempi di Lead Magnet
Stai intuendo che la squeeze page somiglia lontanamente a un ricatto? È un po’ come se dici al visitatore che hai un regalo fantastico per lui, ma che per ottenerlo deve prima cederti il suo indirizzo email.
Anche se inserire un indirizzo email non costa nulla, per creare una squeeze page efficace devi strutturarla in modo tale che il regalo venga percepito come irresistibile.
Eccoti le istruzioni.
Come creare squeeze super efficaci: le mie 6 regole d’oro
1# Trova un lead magnet per la tua squeeze page usando la mia ricetta
Il 50% dell’efficacia di una squeeze page dipende dal lead magnet, quindi questa è la primissima cosa che devi definire (impegnandoci tutto il tempo necessario).
La ricetta per trovare il lead magnet perfetto prevede questi ingredienti:
- La tua offerta principale: devi attrarre lead che poi vorranno acquistarla, di conseguenza il lead magnet deve “derivare” dall’offerta principale
- La tua nicchia e i loro bisogno: cosa vogliono le persone che fanno parte del tuo mercato?
- La rarità: offri qualcosa che si trova difficilmente sul web (evita a tutti i costi di copiare gli altri)
- L’immediatezza: il lead magnet deve risolvere un “piccolo” bisogno, risolvibile rapidamente. Devi regalare un vero (piccolo) risultato
Insomma, il lead magnet deve esser un piccolo regalo su misura, irresistibile per le persone potenzialmente interessate alla tua offerta principale.
2# Scrivi l’headline per la tua squeeze page basandoti sul risultato
L’headline è il titolo, il testo in evidenza, la prima cosa che leggerà il visitatore e, di conseguenza, l’elemento che in pochi secondi ne susciterà o meno l’interesse.
(Saper scrivere un titolo accattivante è una competenza fondamentale di ogni buon copywriter).
Il segreto per scrivere l’headline per una squeeze efficace sta nell’evidenziare il risultato che otterrà il visitatore accedendo al lead magnet.
Eccoti 3 semplici formule di copywriting che puoi utilizzare:
- Come [desiderio] in [tempo]
(ES. come addestrare il tuo cane a fare il bagno in 5 minuti) - Case study: ecco come [risultato considerevole]
(ES. Case study: ecco come ho perso 4 kg in 2 settimane) - [Risultato] senza [elemento indesiderato]
(ES. Come riposare meglio senza bisogno di dormire 8 ore)
Ricorda, la cosa più importante è evidenziare il risultato, in modo più o meno diretto.
Un esempio:
3# Scrivi un sottotitolo o un elenco puntato per creare un gap informativo
Puoi utilizzare una sezione sottotitolo o un elenco puntato per aggiungere dettagli sul formato del tuo lead magnet ed evidenziare alcuni dettagli o altri benefit.
Il modo migliore per “costringere” il visitatore a leggere è creare un gap informativo:
- Scopri anche tu i 2 segreti per ____
- I 5 passi fondamentali per ____
- Il metodo che non conosci per ____
- La strategia Giapponese che ____
Frasi come queste costringono alla lettura stimolando la curiosità.
4# Usa gli opt in form come farebbe Mr. V.
Mr. V. è un personaggio di fantasia che ho inventato in questo momento appositamente per farti ricordare le 3 regole per l’inserimento degli opt in form nelle squeeze page.
Ricorda le 3 lettere M, R, e V.
MR.V – Minimali:
Nei tuoi opt in form richiedi esclusivamente le informazioni di cui hai bisogno. Più informazioni richiedi, minori saranno le possibilità che il visitatore converta.
Per il prospect è molto meno impegnativo cedere l’email rispetto a cedere email, nome, cognome e numero di telefono, sei d’accordo?
…ma d’altra parte, in base al tuo modello di business, potresti aver bisogno di informazioni ulteriori.
Ad esempio Hubspot richiede un sacco di informazioni per poter accedere al loro lead magnet:
Avere questi dati dai tuoi lead è utile per la tua strategia? Si, no, puoi saperlo solo tu.
La regola è semplice: richiedi sempre e solo le informazioni di cui hai realmente bisogno.
MR.V – Ripetuti:
Molti commettono l’errore di utilizzare un solo opt in form all’interno della loro squeeze page. Il mio consiglio è di utilizzarne 2, 3 o anche 4 (in base alla lunghezza della pagina).
Questo trucchetto serve per dare più possibilità ai visitatori di effettuare le iscrizioni (incrementa il tasso di conversione).
Io ad esempio in una delle mie pagine lo inserisco quasi immediatamente, visibile fin da subito:
Ma poi lo inserisco anche a metà pagina:
E poi anche a fine pagina:
Il motivo è semplice:
In ogni parte della pagina uso delle leve diverse per convincere il visitatore a cedere l’email, e di conseguenza l’azione potrebbe scattare in momenti diversi.
Ora forse potresti chiederti:
“Ma Ale, io vedo dei pulsanti, non degli opt-in form!”.
Ne approfitto per rivelarti un altro piccolo trucchetto che migliora quasi sempre le conversioni: l’utilizzo di un “two step opt in”, ossia di un opt in in 2 step.
Di cosa si tratta? Come suggerisce la parola, l’opt in avviene in due fasi:
- Il visitatore fa click su un pulsante
- Il pulsante apre un popup che contiene il vero e proprio opt in
Non aspettarti dei miracoli da questa tattica: come ti ho già detto il 90% dell’efficacia della tua squeeze page dipenderà dalla scelta del lead magnet e dal titolo…
…tuttavia questo trucchetto, che sembra “complicare” le cose aggiungendo un passaggio, in realtà fa leva su due principi:
- Semplicità: fare click su un pulsante è meno impegnativo che inserire l’indirizzo email
- Consistenza cognitiva: aver fatto click sul pulsante impegna il visitatore ad avere un atteggiamento coerente con la scelta fatta (ha fatto il primo passo facendo click, sarà più portato a inserire l’email)
Tenendo conto che con i software di cui ti parlerò a breve avrai sempre la possibilità di utilizzare two step opt in, beh, aggiungere quel 3-4% in più di conversione alla tua squeeze page è sempre conveniente.
MR.V – Visibili:
Gli opt in box (o i pulsanti per il two step opt in) devono essere ben visibili.
Principalmente devi fare attenzione a 2 cose:
- Utilizza un colore in contrasto con il resto della pagina
- Il primo opt in deve essere nella parte superiore della pagina, quella visibile immediatamente appena il visitatore effettua l’accesso al sito
Guarda questo (cattivo) esempio:
Come vedi il pulsante è nella parte inferiore della pagina, non risulterà immediatamente visibile… e questo porterà a un calo delle conversioni.
Se Chalene aggiungesse un secondo pulsante appena sotto al titolo, molto probabilmente aumenterebbe le conversioni.
5# Usa SEMPRE delle social proof
Molte persone sono titubanti a cedere la loro email a sconosciuti, perché ricevono già decine di email pubblicitarie. E qui entrano in gioco le social proof, che in italiano si può tradurre con “riprova sociale”, o “prove sociali”.
Ricorda questa regola generale: le persone tendono a fare quello che fanno altre persone.
E cosa fanno le social proof? Comunicano questo al visitatore:
“Ehi tranquillo, già altre persone lo hanno fatto prima di te, e sono super-felici di quello che hanno ricevuto da me”.
Puoi utilizzare:
- Numeri social (numero di follower, like ecc.)
- Testimonianze vere e proprie di chi ha già provato quello che offri
- Menzioni da parte di riviste, siti, influencer ecc.
- Altre prove in grado di dare rilevanza al tuo brand
Guarda ad esempio questa squeeze page:
Hai visto il testo appena sotto al titolo?
“Ramith Sethi, autore best seller nel New York time”
Non è una cosa da poco no? Questa prova riesce e rendere appetibile il lead magnet anche alle persone che non hanno idea di chi sia Ramith.
Altro esempio (italiano):
Guarda la parte bassa della pagina.
Quel “visto su” lascia intendere una collaborazione — o comunque una menzione — da parte di quei brand molto conosciuti. Questo eleva immediatamente la percezione del brand del software sponsorizzato. Risultato? Più conversioni.
Attenzione:
Non devi necessariamente utilizzare social proof di questo tipo se non le possiedi.
Guarda la prossima immagine (a sinistra):
Le vedi le condivisioni a sinistra? Sono una buona social proof.
Il visitatore medio penserà questo: “14.000 condivisioni? Deve essere fantastico”…
6# Usa un exit intent popup
Che cos’è un exit intent popup?
Eccoti un’immagine più esplicativa di 1000 parole:
Si tratta di un opt-in box che si attiva nel momento in cui un visitatore prova ad abbandonare una pagina web.
Questa funzione è presente in tutti i principali software per creare squeeze page (di cui ti parlerò a breve).
Utilizzato all’interno di una squeeze page non farà miracoli, ma aggiungerà quel 3-4% di conversioni in più.
Tenendo conto che gli exit intent si attivano quando il visitatore sta per abbandonare il sito senza aver convertito, utilizzarli non può che migliorare i tuoi risultati.
NOTA: Nella prossima sezione ti parlerò di come creare una squeeze page. Tuttavia, prima di proseguire con la creazione, devi sapere che cos’è l’email marketing Facendo click sul pulsante qui sotto troverai tutte le informazioni di cui puoi avere bisogno:
Software per creare squeeze page (per tutte le tasche)
Ora ti parlerò dei migliori software che per creare squeeze page, con soluzioni per tutte le tasche, partendo dal prezzo minimo fino ad arrivare alle soluzioni più professionali.
Soluzione #1 – Fare tutto con Getresponse
Questa è la soluzione meno costosa in assoluto per creare squeeze page, accumulare lead e fare email marketing con un’unica piattaforma.
Getresponse nasce come software per l’email marketing “all in one”: oltre a gestire le mailing list e inviare email, permette di creare landing page e squeeze page. In pratica potrai creare un intero funnel, dall’acquisizione del lead alla vendita (c’è anche l’integrazione PayPal per i pagamenti).
La cosa fantastica è che puoi provarlo “all’infinito” in modo completamente gratuito.
Mi spiego:
- Puoi iniziare un periodo di prova gratuito di 30 giorni in cui puoi usare tutte le sue funzionalità (QUI trovi la lista)
- Anche dopo il periodo di prova, puoi mantenere un account gratuito
Naturalmente l’account gratuito avrà funzionalità limitate. Tuttavia consente di:
- Creare una squeeze page (o mantenere la squeeze page che hai creato durante la prova completa)
- Accumulare fino a 500 contatti (compresi quelli accumulati durante la prova completa)
- Inviare newsletter infinite ai contatti
Insomma, tutto il necessario per iniziare a fare lead generation e comunicare con i tuoi lead!
L’unica mancanza di questo piano gratuito forever?
L’assenza di autoresponder, ossia della possibilità di inviare email giornaliere programmate (fondamentale per creare un funnel automatizzato).
Tuttavia per ottenere anche questa feature, ti basterà passare al piano a pagamento, che costa solamente 13€ al mese (10€ se decidi di pagare subito 12 mesi, e 9€ se scegli di pagare subito 24 mesi).
Eccoti il link alla pagina con i dettagli dei prezzi: piani GetResponse
Eccoti il link per iniziare una prova gratuita di 30 giorni: prova gratis GetResponse
Ed eccoti anche un video tutorial per imparare a creare un intero funnel di vendita da zero (non avrai bisogno di nessun altro software):
NOTA: Per trovarti nello stesso punto del video ti basta iniziare il periodo di prova gratuito
Soluzione #2 – Elementor PRO + software per l’email marketing
Questa seconda soluzione è quella che ti consiglio, perché con una spesa comunque ridicola ti consente di creare:
- Un sito web (o un blog) professionale
- Tutte le squeeze page che vuoi (a livello professionale)
- Pop-up squeeze page
- Funnel completi
Insomma, questo è il pacchetto “tutto incluso” non solo per la lead generation, ma per una strategia di marketing online completa.
Ma andiamo per ordine, che cos’è Elementor?
Elementor è un plugin per WordPress che consente di creare pagine web con una semplicità disarmante.
Con la sua versione PRO (49$ all’anno) non solo potrai creare delle squeeze page da zero con una semplice interfaccia drag&drop, ma anche scegliere dei template pre-fabbricati di squeeze page, importarli con un click, e poi modificarli a piacimento.
Inoltre potrai creare dei pop-up per la lead generation, e farli apparire nei tuoi articoli e in qualsiasi pagina del tuo sito al verificarsi di certe condizioni (ad esempio quando il visitatore tenta di abbandonare una pagina).
Anche in questo caso, potrai crearli da zero, oppure importare con un click e poi modificare a piacimento uno dei tantissimi template pre-costruiti.
Una volta creata la tua squeeze page e i tuoi pop-up, potrai collegarli in 2 minuti al tuo software per l’email marketing preferito.
E come puoi notare da questa immagine, sì, puoi collegare Elementor PRO anche ad un account di GetResponse, compresa la versione gratuita di cui ti ho parlato poco fa.
Quindi:
Usando questa seconda soluzione sito web professionale + blog + squeeze page + pop-up + email marketing, dovresti investire comunque meno di 100€ all’anno!
Ecco i passaggi:
- Crea un blog seguendo la mia guida definitiva. Troverai anche un video in cui mostro come usare Elementor per creare un sito web
- Acquista la versione PRO di Elementor (necessaria per usare le squeeze page e i pop-up)
- Attiva l’account gratuito di GetResponse (oppure: scegli il tuo software per l’email marketing preferito)
Fine. Funnel completo.
NOTA: nel mio Start Kit (corso gratuito) troverai tutte le istruzioni per impostare il tuo sito, le tue squeeze page, e per collegare tutto al software di email marketing. Troverai anche dei modelli per creare le tue serie di email, e dei template di squeeze page, scaricabili e liberamente utilizzabili. Puoi accedere gratis da qui.
Soluzione #3 – Clickfunnels + software per l’email marketing
Clickfunnels è lo strumento più utilizzato in assoluto per creare funnel, e questo include naturalmente anche i funnel di acquisizione, ossia funnel di lead generation (che prevedono l’utilizzo di una squeeze page).
È un software indipendente, non un plugin per WordPress, e questo ti permette di tenere separate le tue squeeze page (e i tuoi funnel in generale) dal tuo sito.
Potrai creare qualsiasi tipologia di funnel con qualche click, comprese delle membership collegate a sistema di pagamenti.
Quindi se ad esempio vendi un video corso:
- Crei un funnel per acquisizione e vendita
- Crei una membership con il tuo video corso
Se una persona acquista il tuo corso, viene aggiunta in automatico alla membership (riceve password, può modificare la password, ecc.).
Tenendo conto però del costo nettamente superiore rispetto alle soluzioni precedenti (97$ al mese) te lo consiglio SOLO se hai finito con la fase sperimentale, e sai perfettamente quello che stai facendo (insomma, se hai una strategia precisa e provata).
Squeeze page esempi, analisi e suggerimenti PRO
In questa sezione dell’articolo ti mostrerò alcuni esempi di squeeze page, analizzandone i PRO e i CONTRO.
Per ognuna di queste pagine ti dirò cosa mi piace (quindi quello che funziona) e cosa non mi piace (quello che non funziona).
In pratica questo sarà un corso intensivo sulle squeeze page. Per te non avranno più segreti!
ESEMPIO 1: programma di allenamento
COSA MI PIACE:
- Buona cura grafica e pulsante in evidenza
- Brandizzazione del sistema
- Utilizzo della parola “gratuiti”…
COSA NON MI PIACE
- …Utilizzo eccessivo della parola gratuiti!
- Il copy in generale è basato esclusivamente sulle caratteristiche del lead magnet, non c’è nessun riferimento ai vantaggi ottenibili dopo aver effettuato l’accesso
VOTO: 5.5/10 (il titolo è troppo importante, e questo non trasmette nessun beneficio specifico)
ESEMPIO 2: libertà finanziaria
TITOLO: Agisci oggi
COPY: Pronto a costruirti la flessibilità e libertà finanziaria che hai sempre sognato? Ecc. (non serve altro)
COSA MI PIACE:
- Fa leva sul senso di community e sul “WHY” dei suoi membri (“Became an Unsettler”)
COSA NON MI PIACE
- La grafica dell’opt in form sa di vecchio (questo abbassa il tasso di conversione)
- Il titolo è pessimo, non ha nessun target di riferimento
VOTO: 5/10
ESEMPIO 3: perdita peso
TITOLO: Ho perso 40 libbre. Usando spezie. Pronto a far svanire il grasso?
COPY: Ottieni le 7 ricette speziate che che ho usato per far svanire le mie prime 7 libbre usando le spezie che usavano i nostri antenati
COSA MI PIACE:
- Titolo e copy fantastico, non solo evidenziano immediatamente il vantaggio, ma creano anche curiosità (quali saranno le spezie usate dai nostri antenati?)
- Uso abbondante dei numeri. Danno una dimensione (40 libbre, 7 spezie, 7 ricette)
- Utilizzo di una prova dimostrativa grafica (la foto prima – dopo)
COSA NON MI PIACE:
- Il menu in alto distrae e offre al visitatore delle “vie di fuga” controproducenti in una squeeze page
VOTO: 8/10 (peccato per quel grezzissimo menu e l’assenza di social proof)
ESEMPIO 4: libro produttività
TITOLO: La settimana lavorativa di 4 ore
COPY: Se potessi ottenere 10x dei tuoi risultati… come cambierebbero il tuo business e la tua vita
…Più elenco puntato di quello che otterrai (evidenziando i benefit).
COSA MI PIACE:
Tutto. Vantaggi evidenti e chiarezza. Social proof inattaccabili, dal New York Times, Wired, Amazon… niente da aggiungere.
VOTO: 10/10
ESEMPIO 5: software
TITOLO: La via più facile per firmare documenti
COPY: Ha la fiducia di piccole e grandi aziende
…Più processo grafico dimostrativo ed elenco puntato di SOLI benefit (impressiona i clienti, salva tempo, denaro e carta…).
COSA MI PIACE:
Anche qui tutto. Vantaggi evidenti e chiarezza sul processo. Social proof inattaccabili.
VOTO: 10/10
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Ti ho acceso la lampadina con questi esempi?
Spero di si!
Ad ogni modo, ti ricordo che nel mio Start Kit ho incluso un modello scaricabile di squeeze page, creato direttamente da me, che rispetta tutti questi principi.
Ultimi consigli e conclusione:
In questo articolo hai capito qual è l’obiettivo principale di una squeeze page e come crearla sia da un punto di vista strategico che pratico.
Eccoti una lista di ulteriori consigli:
- Quando possibile utilizza un immagine che rappresenti “fisicamente” il tuo lead magnet
- Non esagerare con i colori, utilizzali per evidenziare benefit e call to action. Fai attenzione al contrasto e agli spazi bianchi
- Rendi il testo il più semplice possibile e soprattutto ben leggibile. Sfrutta elenchi puntati e numerati
- La tua call to action (il pulsante) deve essere above the fold, ossia nella part alta della tua squeeze page
- Sfrutta la “scarsità”: l’offerta per un periodo limitato aumenta le conversioni
- Video e immagini aumentano le conversioni
- Regalo moderato: come lead magnet non offrire un eBook da 1000 pagine o altre cose “pesanti”. Deve essere una soluzione rapida
- Enfatizza la call to action: non scrivere “scarica!”, ma scrivi “inizia subito a (benefit)”
Se hai ulteriori dubbi puoi lasciare un commento qui sotto, appena possibile ti risponderò!
Buon lavoro,
– Alessandro
P.S. Qui trovi una delle mie squeeze page.
P.P.S.
Ho impiegato parecchio tempo a scrivere questo articolo, e penso che sia senza il miglior articolo italiano sull’argomento squeeze page. Se lo hai apprezzato, ti chiedo il favore di condividerlo. A te non costa nulla, ma per me è importante!
10 risposte
Articolo molto interessante. Complimenti
Grazie!
Ciao Alessandro Buon Giorno,
Mi chiamo Daniele Guidi e sono un fotografo di bologna, infatti non a caso sono capitato sulla tua pagina. Alessandro volevo gentilmente un suggerimento in merito ad un sito tipo landing page per il mio portfolio fotografico, so che ci sono in rete vari servizi che servono proprio a questo, ma l’idea della landing page mi attirava di più, la trovo anche più bella esteticamente. Già mi sono girato un po di servizi che offrono la possibilità di crare una landing page, tra i quali getresponse, builderal, nicepage ed altre… ti chiedevo alessandro secondo te quale tra le seguenti mi potrebbe essere più utile al servizio che devo fare, tenendo conto che mi serve per creare un mio portfolio. Ti ringrazio in anticipo… e grazie del tempo che mi hai dedicato.. 😉
Ciao Daniele, un portfolio e una landing page sono 2 cose diverse. Per un portfolio è sufficiente scegliere un template per WordPress apposito. Qui trovi tutte le indicazioni: https://www.alessandropedrazzoli.com/migliori-temi-wordpress/
Gentile Alessandro, potresti dirmi e a tuo parere, sinceramente, se usando solo Getresponse sia per le email che per le squeeze page si possono per davvero avere dei ritorni? Ti ringrazio in anticipo per la serietà che sono sicuro metterai nella risposta
Ti dico una delle cose che (purtroppo) devo ripetere sempre più spesso: i software non sono la strategia. Se hai una buona strategia puoi ottenere risultati importanti anche solo con un blog, figurati se poi ci alleghi una strategia di lead generation. Se io oggi usassi Getresponse per fare tutto, anziché usare 3-4 software differenti, probabilmente avrei quasi lo stesso risultato in termini monetari. Semplicemente ci impiegherei più tempo per creare le varie strutture, e dovrei rinunciare ad alcune personalizzazioni.
Rileggi questo articolo con attenzione. Noterai che tutti i consigli strategici (che sono quelli che fanno la differenza) possono essere applicati con qualsiasi software.
Ciao, bell’articolo. Sto studiando per promuovere il sito aziendale (no, non è quello indicato nella firma) che è ancora in costruzione e mi sono imbattuto nel tuo tutorial per la creazione di una squeeze page efficace.
Notevole: hai un bello stile, pulito, chiaro e, come dire… solare, nel senso che non nascondi nulla, anzi fai apparire tutto semplice, non facile, ma semplice.
Metto da parte l’indirizzo del tuo sito e continuo lo studio.
A.V.
Grazie Andrew, mi fa piacere. Grande, torna a trovarmi allora 😉
Ciao Alessandro gran bell’articolo! Ti ho conosciuto da poco e sono alcuni giorni che girovago sul tuo blog pieno di informazioni interessanti, complimenti e grazie per le tue condivisioni.
Io vorrei realizzare un video corso per insegnare passo passo tutto quello che c’è da sapere su WordPress (installazione, gestione della dashboard, plugin, personalizzazione dei CSS, ecc), forse è un tema inflazionato ma è quello che so fare ed è la sola competenza che mi viene in mente da monetizzare. Per non rischiare di perdere tempo e denaro come faccio a capire se c’è un mercato? Non vorrei impegnarti in una risposta complessa, magari hai già scritto un articolo in proposito che non trovo?
Grazie
Non ti preoccupare “dell’inflazione”, l’importante è scegliere una nicchia profittevole (https://www.alessandropedrazzoli.com/trovare-una-nicchia-di-mercato/)