Blog personale VS Blog anonimo: per guadagnare devi metterci la faccia, proprio come i blogger famosi

blog personale

Anche se è palese che tutti i marketers e i bloggers di successo creano un blog personale mettendoci la faccia — senza vergogna e senza paura del giudizio altrui — ancora oggi in tantissimi si chiedono se sia possibile ottenere risultati con un blog anonimo.

Te lo stai chiedendo anche tu? Ti ho praticamente già risposto!

Ma in questo articolo vorrei scendere più in profondità, dandoti tutti gli strumenti necessari per creare un blog personale per generare un profitto, imparando a fregartene del giudizio degli altri.

La tua unità di misura saranno i tuoi risultati!

NOTA: se non hai ancora definito i tuoi risultati, ti consiglio di dare prima un’occhiata al mio articolo generale sulla creazione di un blog

Che cos’è un blog personale?

Un blog personale è uno strumento di comunicazione per condividere contenuti utili, con il fine di trasformare i lettori in profitto.

Non è un diario online per scrivere i tuoi pensieri, ma non è neanche (solo) un posto dove aiutare i tuoi lettori, ottenere like e condivisioni. Per dare vita ad un’attività online devi essere in grado di monetizzarlo.

Va bene aiutare, va bene ricevere ringraziamenti, ma con i “grazie” le bollette non le paghi. È vero o no?

E infatti sono almeno 2 gli elementi da evidenziare:

1) Un blog personale è uno “strumento” (una cosa per fare una cosa)

Molte persone credono che il blog sia un “metodo per guadagnare”, ma la parola “metodo” è completamente errata. Il blog non è il “metodo”, ma lo STRUMENTO.

Esistono diversi metodi per guadagnare con un blog. Tutti questi metodi si basano sulla vendita di qualcosa:

blog personale significato

Molti credono che un blog serva per crearsi una community, del tipo “scrivi un articolo al giorno e i risultati arriveranno”.

Ma vedi, io ho studiato dai migliori bloggers a livello internazionale, e con il primo blog dopo soli 2 mesi ho dato vita ad un’attività online profittevole che è diventata il mio lavoro… e ti posso assicurare una cosa:

Un blog personale di successo deve generare traffico verso la tua offerta, e convertire i lettori in lead e in clienti.

E come si fa? Non certo regalando informazioni a caso…

2)  Un blog personale trasmette valore, ma influenza anche i lettori

Devi usare il copywriting per fare una manipolazione “etica”.

Ora ti spiegherò quello che intendo. Fai molta attenzione.

Questo è uno dei miei mentori, Jay Abraham.

Jay Abraham - Fineco

Una volta ha detto:

“Se davvero credi che quello che hai è utile e prezioso per i clienti, hai l’obbligo morale di servirli in ogni modo possibile”.

Se hai un ottimo prodotto o servizio da offrire, qualcosa di utile e prezioso per i tuoi clienti, sarai anche d’accordo con me che il cliente otterrà dei vantaggi approfittando della tua offerta.

I contenuti devono fare in modo che le persone accettino di aver bisogno anche quello che hai da offrire a pagamento.

  • Un blog personale, prima di tutto deve dare valore a chi lo legge (altrimenti le persone non avrebbero motivo per leggere i tuoi articoli)
  • Ma allo stesso tempo, il tuo blog deve influenzare le scelte dei lettori

Ogni contenuto deve essere 50% valore, e 50% influenza.

Prendiamo il mio blog come esempio…

Blog personale: esempio di influenza

Io ad esempio grazie al mio blog trovo clienti per le mie consulenze e i miei servizi in generale. L’obiettivo finale è trovare dei clienti.

Ma come li trovo questi clienti?

  • Nel mio blog trasmetto informazioni di valore. Tutte le persone che leggono i miei articoli (anche chi non diventerà cliente) trova delle informazioni APPLICABILI IMMEDIATAMENTE, che potranno consentirgli di creare dei contenuti che generano profitto
  • Allo stesso tempo, con i miei contenuti dimostro di ottenere RISULTATI, come il fatto di avere praticamente tutti i miei articoli nella prima pagina di Google (una cosa che tutti possono verificare)

Tuttavia con un semplice blog posso fare molto di più, e qui arriviamo al motivo per cui è così importante creare un blog personale:

Posso “collegare” determinati valori alla mia persona.

Capito? Collegare VALORI alla mia persona. È molto importante.

Avrei potuto creare un blog anonimo e scrivere gli stessi articoli, ma non sarebbe stato ugualmente efficace:

Con il mio blog personale, ho potuto dare vita al mio BRAND personale.

blog brand

Chi mi conosce da un po’ e ha letto diversi articoli, si ricorda di me per tutta una serie di motivi:

  • Non sono adatto alle persone che vogliono creare un blog come passatempo. Quello che spiego io richiede un po’ di impegno, ed è volto alla creazione di un business online serio e durevole nel (non trucchetti che al limite ti permettono di pagarti una pizza al mese)
  • Preferisco la qualità alla quantità. Mi concentro sul creare “pochi” contenuti super completi piuttosto che creare un video o un articolo al giorno solo per “intrattenere” (non voglio intrattenerti, voglio risolvere i loro problemi)
  • Mi rivolgo alle persone intelligenti, quelle che non si fanno abbindolare dalle piscine e le macchine di lusso. Persone che ragionano con il cervello, non con la pancia.

Eccetera eccetera.

Tutta sta roba qua è trasmessa dai contenuti del mio blog, ed è collegata direttamente a me, alla mia persona.

Ora capisci l’importanza del metterci la faccia?

Nel momento in cui decidi di creare un blog personale, oltre a dimostrare di non avere nulla da nascondere, avrai la possibilità di dare vita al tuo personal brand.

(Se vuoi approfondire il discorso sul personal branding, dai un’occhiata a questo video):

Insomma:

Solo trasmettendo dei valori DISTINTIVI rispetto ai tuoi competitor sarai in grado di differenziarti e di attrarre il pubblico più adatto a quello che hai da dire e da offrire.

Quanto è importante differenziarsi?

Prova a pensarci…

Avevi trovato informazioni concise come quelle che ti sto dando?

…o avevi solo trovato gente che fa discorsi vaghi… che parla di “vivere della tua passione” e di “creare tanti contenuti che prima o poi i soldi arriveranno”…?

… oppure — al polo opposto — gente che ti dice di aver guadagnato 30.000€ in un mese partendo da zero perché conosce “il segreto”?

Chiaro il concetto?

Anche il semplice articolo di un blog può contribuire alla costruzione delle tua immagine differenziante. Ma il presupposto è che il tuo sia un blog personale, non un blog anonimo.

E ora passiamo alla pratica, perché ci sono ancora un paio di cose da chiarire per aprire un blog pensato per monetizzare.

NOTA: Se hai bisogno di un aiuto più concreto, passo a passo (con l’ausilio di video e di materiale scaricabile) ricorda anche di richiedere l’accesso al mio Start Kit. In questo momento è online la nuova versione, ed è disponibile gratuitamente.

Come creare un blog personale: i 3 step necessari

creare un blog personale

Avevo già scritto un articolo super completo sulla creazione di un blog in generale. Ti consiglio di leggerlo, è senza dubbio il miglior articolo che puoi trovare online (lo trovi qui: come creare un blog di successo).

Tuttavia, proseguendo in questo articolo troverai informazioni specifiche per dare vita ad un’attività online attraverso la creazione di un brand.

Passiamo subito alla pratica, ecco quello che dovrai fare:

  1. Scegliere una nicchia di mercato
  2. Presentare la tua storia e i tuoi valori
  3. Scegliere un dominio coerente con il tuo brand

Affrontiamo questi 3 punti uno alla volta.

1. Come scegliere una nicchia di mercato per il tuo blog personale

Non puoi piacere a tutti, e NON DEVI piacere a tutti.

I tuoi contenuti dovranno essere pensati per uno specifico segmento del tuo mercato di riferimento.

Se ad esempio vuoi parlare di Yoga, devi prima di tutto capire quali persone possono avere un interesse verso quel mercato.

Successivamente devi individuare un SOTTOINSIEME delle persone interessate allo Yoga e creare i tuoi contenuti appositamente per quel sottoinsieme.

Il concetto è semplice:

Prova a pensarci: se tu fossi una donna incinta, verresti attratta maggiormente dall’esperta di Yoga “in generale”… o dall’esperta di esercizi di Yoga specifici per la gravidanza?

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.

.

Chiaro il concetto?

Devi creare dei contenuti NON per tutto il mercato, ma solo per un sottoinsieme specifico (la nicchia di mercato).

2. Presentazione blog personale: lo storytelling applicato alla tua storia

Essere timidi non paga.

Devi fregartene del giudizio della gente: l’unico tuo feedback devono essere i tuoi risultati! E per questo motivo, non devi aver paura di aprirti e di raccontare agli altri la tua storia.

E non è questione di raccontare i fatti tuoi.

La tua storia NON deve essere una lista puntata degli eventi eventi che ti sono capitati, ma lo strumento per trasmettere i tuoi valori e l’unicità del tuo brand.

Perché raccontare storie funziona?

Devi sapere che il nostro cervello è “primitivo”, non ha fatto in tempo ad evolversi velocemente come la nostra società:

  • Home sapiens compare in Africa circa 200.000 anni fa
  • La rivoluzione cognitiva dell’essere umano risale a 70.000 fa
  • La scrittura è nata solo 5000 anni fa
  • I video e il web sono roba degli ultimissimi anni

Per un periodo estremamente lungo, l’unico mezzo di trasmissione della cultura sono stati i racconti. Il cervello umano è profondamente sensibile e ricettivo alle storie.

Uno dei modelli per trasmettere i valori del tuo brand è il “viaggio dell’eroe”. Si tratta di un modello creato da Vogler, suddiviso in 12 tappe, che può aiutarti a definire una storia in grado di attirare l’attenzione e rendere memorabile il tuo messaggio.

presentazione blog personale
  • Mondo Ordinario: viene presentato il protagonista. La situazione di partenza. La calma piatta.
  • Richiamo all’avventura: l’eroe sente il richiamo dell’azione. Il richiamo può avvenire in diverse forme (esempio: un evento tragico).
  • Rifiuto: l’eroe cerca di negare il richiamo. Ha paura di rischiare. Capita spesso che ci sia un’evento che scatena una reazione.
  • Incontro con il mentore: il mentore non deve essere necessariamente un personaggio: può essere una semplice rivelazione. È la guida per l’eroe.
  • Varco della prima soglia: è in questa fase che l’eroe lascia il mondo ordinario per affrontare il mondo straordinario.
  • Prove, alleati, nemici: qui l’eroe deve superare le prime prove che gli permetteranno di imparare le regole del mondo straordinario.
  • Approccio alla seconda soglia: le prove si fanno più dure e la differenza sostanziale con la prima soglia è che varcata questa l’eroe non potrà più tornare indietro.
  • Prova centrale: lotta verso il cambiamento. Morte metaforica dell’eroe (rinascerà più forte di prima).
  • Ricompensa: l’eroe ottiene un tesoro.
  • La via del ritorno: è il momento in cui l’eroe deve tornare al suo mondo di origine.
  • Resurrezione (la terza soglia): in un certo senso l’esame finale, l’eroe deve dimostrare di saper mettere in pratica nel mondo ordinario quanto imparato nel mondo straordinario.
  • Ritorno con l’elisir: la storia si conclude e l’eroe riceve il premio finale.

Questo modello è la base, ma personalmente preferisco un altro modello.

È più semplice, ma allo stesso tempo tempo più efficace per creare la tua storia personale, specialmente se non l’hai mai “costruita”.

Eccoti le 6 fasi:

FASE 1: Il set up

Mostra la vita di ogni giorno del tuo eroe (TU), prima di aver sentito parlare (o usato) la soluzione che offri tu


FASE 2: La crisi

Rivela il singolo evento che ti ha costretto a intraprendere delle azioni per risolvere il problema.


FASE 3: La ricerca

Mostra i vari step che deve compiere l’eroe per raggiungere l’obiettivo


FASE 4: Il conflitto

Descrivi gli ostacoli (interni ed esterni) che deve affrontare l’eroe durante il viaggio per il cambiamento (problemi, paure)


FASE 5: il climax

Fai assaporare ai tuoi lettori l’esperienza (successo) dell’eroe. È il momento della vittoria. Obiettivo raggiunto.


FASE 6: Le conseguenze

Mostra come è cambiata la vita dell’eroe dopo aver raggiunto l’obiettivo. Crea una vivida descrizione dell’esperienza che sta vivendo (rendila desiderabile).

Decisamente più pratico, vero?

Ora che hai letto la descrizione del modello, ti consiglio anche di dare un’occhiata ad un esempio pratico di applicazione: qui puoi leggere la mia storia: LA MIA STORIA

Noterai che l’ho raccontata seguendo il modello, e che questa scelta l’ha resa molto più fruibile e motivante.

Ma vista la mia insistenza su questo punto, forse ora ti stai ponendo una domanda:

Perché la storia è così importante per un blog personale?

La tua storia e il tuo brand, avranno caratteristiche uniche. E saranno proprio queste caratteristiche ad attrarre i tuoi possibili clienti.

Queste caratteristiche saranno presenti anche nei tuoi articoli, nei tuoi video e nei tuoi contenuti in generale.

Gli altri potranno copiare i tuoi articoli, potranno copiare i tuoi i video… ma non potranno mai copiare la tua storia, perché la tua storia è tua, inimitabile!

E la cosa divertente è che quindi, copiandoti, non otterranno nessun risultato (se non far percepire agli altri di averti copiato).

  • La tua storia fa parte del tuo brand, cucito intorno al tuo mercato
  • I contenuti devono essere dedotti dalla fusione del tuo mercato di riferimento e del tuo brand
  • I contenuti dedotti dal tuo brand funzioneranno per te, ma non funzioneranno per gli altri

Spero che tu ora stia iniziando a capire perché devi creare un blog personale e non puoi affidarti ad un blog anonimo!

E ora direi che è il momento di vedere anche qualcosa di pratico, perché ti ricordo che fino a quando non passerai all’azione non potrai mai ottenere dei risultati.

3. Scegli un dominio coerente con il tuo brand

Per aprire un blog a livello pratico, hai bisogno di un dominio.

Che cos’è un dominio?

È un indirizzo in grado di identificare univocamente un blog sulla rete. Il mio ad esempio è alessandropedrazzoli.com.

Quando decidi di creare un blog personale, devi scegliere un nome di dominio seguendo la prospettiva del branding.

Che cosa significa? Che il tuo nome di dominio deve essere brandizzabile.

Non devi scegliere parole generiche, come ad esempio “creareblog.com”, ma parole UNICHE e MEMORABILI. Con un blog personale, hai 2 possibilità:

  1. Usare il tuo nome e cognome ( ES. alessandropedrazzoli.com)
  2. Usare uno pseudonimo / nickname (ES. alexblogger.com) che poi diventerà il tuo nome d’arte sul web

Semplice no?

E nota che è inutile impazzire sulla scelta del dominio, sono queste 2 le soluzioni migliori per dare vita ad un brand che sostenga un business solido e durevole.

Al tuo nome verranno collegati i valori trasmessi da tuo brand e tutte le informazioni trasmesse dai contenuti.

Diventerai l’esperto/a che si rivolge a una certa cerchia di persone, con un brand ottimizzato per quelle cerchia, e con dei contenuti dedotti dalla fusione di questi 2 elementi. È questo il vero segreto!

Ok, ora che abbiamo definito tutte ste robe qua, è il momento di capire come si crea un blog personale a livello pratico.

Conclusioni (e creazione pratica)

Per acquisire autorevolezza devi creare contenuti utili per le altre persone, non c’è dubbio.

…Ma se quei contenuti non sono “firmati” da te, come possono le persone attribuirti autorevolezza? Un blog personale ti permette di:

  • Acquisire autorevolezza
  • Trasmettere i tuoi valori
  • (Di conseguenza) differenziarti dagli altri

Non pensarci nemmeno a creare un blog anonimo. Apri il tuo blog personale e inizia a costruire le fondamenta della tua attività, mattone dopo mattone.

Creazione pratica:

Ho creato la guida definitiva per la creazione di un blog, la più lenta in Italia, con più di 2000 condivisioni e centinaia di lettori giornalieri. La trovi qui ==> Come creare un blog

Vorrei anche metterti in guardi riguardo ad una domanda che si fanno in molti:

Domanda: “Come si crea un blog personale gratis?”

Risposta: “Crea il tuo blog personale gratis… solo se NON vuoi guadagnare”.

La spiegazione la trovi qui ==> Creare un blog gratis

(Giusto per la cronaca, nessuno crea un blog gratis e ottiene dei veri risultati. Il paradosso è che anche tutti quelli che ti invitano a creare un blog gratis… non hanno seguito il loro stesso consiglio!).

Per oggi è tutto, ti auguro un buon lavoro!
– Alessandro

P.S. Se ancora non l’hai fatto, ti ricordo che in questi giorni puoi accedere gratuitamente al mio Start Kit. Tra le varie cose che troverai nel kit, ci sarà un modello scaricabile per la creazione di un blog personale professionale. Per accedere ti basta FARE CLICK QUI.

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12 risposte

  1. Ciao Alessandro,
    Per un prodotto digitale ha senso creare un sito web con il proprio nome o cognome o ha più senso inserire qualcosa che ha a che fare con il prodotto/materia trattata?

    1. Il discorso nome-cognome serve per valorizzare il personal brand, ossia collegare il tuo nome a un determinato ambito. Tuttavia non si tratta di una regola fondamentale per avere successo: puoi utilizzare benissimo un nome di dominio inerente alla materia trattata.

  2. Ciao Alessandro, partendo con un prodotto digitale vale sempre il discorso del dominio con none e cognome? O è preferibile scegliere un dominio inerente al prodotto o alla materia che si tratta nel blog?

    1. Il discorso nome-cognome serve per valorizzare il personal brand, ossia collegare il tuo nome a un determinato ambito. Tuttavia non si tratta di una regola fondamentale per avere successo: puoi utilizzare benissimo un nome di dominio inerente alla materia trattata.

  3. Ciao,
    forse sono di parte però quando ho aperto il mio primo blog oltre a seguire gli step che hai fornito in questo articolo, quindi analisi di mercato, definizione di KPI e obiettivi SMART… Ho raccontato la mia storia tramite lo storytelling. Allo stesso tempo però mi sono informata anche per quanto riguarda l’ottimizzazione di un articolo, per cercare di arrivare a più utenti in target possibile. Soltanto una volta cresciuta con il blog son riuscita a guadagnarci 😉

  4. Ciao Alessandro volevo chiederti un informazione riguardo la nicchia di mercato, io sono Sarda e adoro i vini della Sardegna, volevo vendere vini sardi tramite affiliazioni… Faccio bene?

  5. Ciao Alessandro,ho letto e sei fantastico, ho creato il mio sito, ma vorrei una dritta…sono affiliata amazon e ho messo anche pubblicità,banner, ma andrà bene??si il prossimo passo vorrei youtube e il problema è proprio il giudizio degli altri,la gente è davvero cattiva.mi daresti qualche dritta?un consiglio?cosa devo migliorare, a colpo d’occhio…sono una mamma con due bimbi…e appena riesco pubblico…

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